“Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola” diceva Voltaire. Ma questa citazione la troviamo anche nell’elenco delle frasi celebri sulla statistica realizzato dall’ISTAT – l’Istituto Nazionale di Statistica – nel 2010, in occasione della prima Giornata Mondiale della Statistica, promossa e organizzata dalle Nazioni Unite per il 20 ottobre. In quell’occasione l’ISTAT ha lanciato un concorso su Twitter per chiedere agli utenti una definizione, una storia o un pensiero su questa disciplina.

A vincere è stata la frase di Alessandro Somai:

“La statistica è… la risposta consapevole all’arroganza della certezza”.

Voltaire avrebbe approvato il risultato? Non possiamo dirlo con certezza, per rimanere in tema.

Le due citazioni che abbiamo riportato sottolineano una componente essenziale del mondo in cui viviamo: la casualità, l’aleatorietà… l’incertezza, appunto. Una delle principali funzioni della statistica (in particolare di quella inferenziale) è la capacità di modellare questa incertezza.

Ma cos’è la statistica e di cosa si occupa?

La statistica è lo studio di fenomeni collettivi mediante l’osservazione metodica di fatti ed eventi allo scopo di interpretarli attraverso opportuni modelli. L’esperto di dataviz Alan Smith nel suo TED talk la definisce la “scienza del noi”. 

Il metodo statistico viene applicato nei più svariati campi del sapere: le analisi finanziarie, i trial clinici per l’efficacia di nuovi farmaci, le indagini giudiziarie, lo studio degli effetti di una politica pubblica, la datazione di un reperto archeologico.  Karl Pearson – il padre del coefficiente di correlazione lineare – ha definito infatti la statistica come “la grammatica della Scienza”.

Perché dovremmo farci amicizia, anche se crediamo che i numeri non facciano per noi

Nella sua TED il  matemagico Arthur Benjamin parla della necessità di ripensare i programmi scolastici per rendere l’insegnamento della matematica più rilevante per l’era digitale, perché la statistica è “una materia che potrebbe e dovrebbe essere usata quotidianamente”.

TED talk di Arthur Benjamin: “Teach statistics before calculus!”

Nella società odierna siamo sommersi di dati che viaggiano alla velocità della luce e sono sempre più pervasivi ma, spiega David Spiegelhalter nel suo L’arte della Statistica (Einaudi 2020), i big data e la moltiplicazione di analisi sempre più complesse su di essi non ci sollevano dal compito di imparare la statistica, anzi, ci rendono ancora più difficile trarre conclusioni appropriate.

Di conseguenza, l’abbondanza di dati ci impone una nuova consapevolezza su quanto la capacità di trattarli e capirli, di dare loro un significato, diventi sempre più rilevante.

 In definitiva, familiarizzare con qualche nozione di statistica significa acquisire strumenti di studio e analisi della realtà, per capire il mondo che ci circonda.

Un webinar gratuito per capire i dati con la statistica

Ma che significa, nella pratica, utilizzare la statistica per analizzare la realtà e capire il mondo che ci circonda? Le applicazioni possono essere le più svariate, c’è anche chi attraverso la modellazione statistica ha risolto il classico dilemma nell’organizzazione un matrimonio: la lista di amici e parenti da invitare sembra infinita, ma il budget non lo è, e nemmeno lo spazio del locale.

Non serve, però, spingersi troppo in là con la fantasia, ci basti pensare a un’attività che, in veste di cittadini e membri di una comunità, facciamo quotidianamente: informarsi leggendo le notizie.

La conoscenza di concetti base di statistica può essere una valida alleata per capire meglio il flusso continuo di informazioni (sempre più data-driven) a cui siamo sottoposti ogni giorno, anche come antidoto alle fake news.

Proprio per questo, abbiamo pensato a un webinar gratuito il 10 novembre in cui, con la guida del nostro esperto Alessio Cimarelli, inizieremo a familiarizzare con il linguaggio statistico per capirne i concetti fondamentali.

Ecco un’anteprima del menù (ci vediamo in pausa pranzo: dalle 12 alle 14):

  • Cassetta degli attrezzi: media, mediana e deviazione standard. Capiamo cosa ci comunicano questi indici: quando ci aiutano a semplificare la complessità del reale e quando invece si corre il rischio di generalizzazioni o descrizioni fuorvianti?
  • Comprendere come confrontare correttamente due variabili: che tipi di legame ci possono essere? Che significa correlazione? (Per una piccola anteprima a passo di danza date un’occhiata al progetto “Dancing Statisticsdella British Psychological Society)
  • Alzare lo sguardo: legge dei grandi numeri e probabilità. Cos’è un “campione rappresentativo” della popolazione?

Questa lezione solitamente è dedicata a studentesse e studenti del Master Diventa Data Leader. Durante una live della seconda edizione, una studentessa ha detto che se gliel’avessero insegnata così all’università si sarebbe iscritta direttamente a scienze statistiche!

Non ti preoccupare, non vogliamo farti né cambiare facoltà se stai ancora studiando né mettere in discussione tutto il tuo percorso, ma semplicemente fornire degli strumenti a chi è incuriosito dalla statistica e vuole cominciare a capirci di più, anche nell’ottica di sapersi informare con più consapevolezza.

Ci vediamo il 10 novembre alle ore 12, ti puoi iscrivere cliccando qui.