Questo articolo è stato scritto per Nightingale da Walter Paixão Côrtes.
Nella nostra vita professionale, di tanto in tanto abbiamo l’opportunità di condividere il nostro percorso con varie tipologie di pubblico. Per esempio, potremmo condividerlo con i nostri colleghi in modo che possano conoscerci meglio, o per ispirarli, o per motivarli. Oppure, potremmo condividerlo con la dirigenza o con potenziali clienti, per dimostrare l’ampiezza della nostra esperienza.
Di solito, le persone tendono a seguire un approccio cronologico quando raccontano i loro percorsi di carriera, come possiamo vedere negli esempi qui sotto. E non hanno torto a farlo: le timeline, ordinando gli eventi in maniera cronologica, possono essere un modo efficace per mostrare i progressi della propria carriera ed evidenziare i punti che si pensa possano esprimere meglio il messaggio che si vuole trasmettere.

Ma quando ho avuto l’opportunità di presentare il mio percorso professionale ai dirigenti della mia organizzazione, ho capito che a quei modelli di timeline mancava qualcosa di importante per me: non mi permettevano di mostrare le sfumature della mia progressione di carriera. Nei momenti in cui la mia carriera regrediva, cosa stava succedendo nella mia vita personale? Inoltre, la timeline, come formato, richiede molto testo, cosa contraria alle migliori pratiche per costruire una buona visualizzazione. Sapevo che avrei potuto creare una visualizzazione che si adattasse meglio alle mie esigenze.
Quindi come l’ho fatto? Andiamo dietro le quinte e cominciamo!
Il pubblico e l’obiettivo
Nel 2020 sono stato invitato a presentare il mio percorso professionale davanti alla dirigenza della mia organizzazione, che comprendevano il vicepresidente, il direttore e tutti i responsabili delle risorse umane- circa 30 persone. Questa opportunità fa parte di un’iniziativa per identificare i talenti chiave all’interno dell’organizzazione, in modo che la direzione sappia chi sono i responsabili tecnici a cui fare riferimento in caso di necessità. L’obiettivo della mia presentazione era quindi quello di illustrare il mio percorso di carriera, sia fuori sia dentro l’azienda per cui lavoravo all’epoca. Volevo evidenziare le mie competenze (sia soft sia hard), in modo che il pubblico potesse capire meglio i miei progressi e i miei obiettivi professionali.
Il processo di ideazione
Come ho scritto sopra, di solito nella mia azienda si crea una timeline per questo tipo di presentazioni. Il design visivo di queste timeline può variare, ma l’idea complessiva è in genere quella di evidenziare per ogni anno gli aspetti chiave della tua carriera, compresi i successi importanti, i risultati raggiunti o le promozioni ottenute. Seguendo le migliori pratiche per le presentazioni, si cerca di creare delle slide pulite, usare icone per evidenziare i punti importanti e solo la quantità di testo indispensabile. Tutto questo in genere si traduce in una presentazione interessante, bella e informativa.
Vi chiederete: ma se ti piace questo tipo di presentazione, perché hai deciso di rendere la tua diversa? Beh, il mio punto è questo: In questo tipo di timeline, ci concentriamo principalmente sui nostri successi. Non c’è niente di male nel mostrarsi sotto la luce migliore, ma mi sono chiesto: se mostro solo gli eventi positivi, come farà il pubblico a sapere come ho raggiunto quel livello di successo? Volevo invece far vedere le decisioni che ho preso e che mi hanno portato ai miei risultati. Volevo evidenziare ciò che ha influenzato la mia carriera in un dato anno, non solo dal punto di vista professionale, ma anche a livello accademico o personale.
Con questo come obiettivo, ho seguito cinque passaggi per creare la mia visualizzazione:
1. Selezionare gli strumenti
2. Preparare i dati
3. Decidere il tipo di visualizzazione
4. Mettere tutto insieme
5. Eliminare il disordine
Step 1: Selezionare gli strumenti
Ho selezionato due strumenti per questo progetto: Tableau per la visualizzazione e il buon vecchio Excel per i dati. Perché Tableau? Ci sono stati alcuni fattori che mi hanno portato a questa decisione:
- Tableau è ricco in termini di visualizzazioni e include funzionalità per creare lavori conformi agli standard di accessibilità (tavolozze di colori che sono adatte per il daltonismo, per esempio)
- Tableau ha recentemente aggiunto la possibilità di inserire immagini e grafici dentro i tooltip, ciò mi avrebbe permesso di creare un’interessante interattività
- Posso pubblicare il risultato su Tableau Public e condividerlo con tutti, senza costi aggiuntivi
- Posso personalizzare le visualizzazioni standard con un po’ di calcoli
Avevo sicuramente altri strumenti a mia disposizione, come Power BI, Grafana, Kibana e Excel. Se fossi stato costretto, avrei anche potuto creare la mia visualizzazione con Figma o PowerPoint. Tuttavia, a mio modesto parere, ho preferito Tableau e le sue visualizzazioni più sofisticate.
Perché ho scelto Excel per i miei dati? Beh, ci sono altre scelte? A parte gli scherzi, so che avrei potuto usare Google Sheets, ma non mi è venuto in mente in quel momento. Sia Excel sia Google Sheets avrebbero potuto funzionare, offrendomi un’interfaccia facile da usare per strutturare i miei dati in una tabella. Google Sheets ha anche un vantaggio: se pubblico i miei dati su Google Sheets e li uso come fonte di dati in Tableau, posso aggiornare i dati e aggiornare la visualizzazione in Tableau con un solo clic. Usando Excel, ho bisogno di ripubblicare la dashboard ogni volta che aggiorno i dati. Tuttavia, per questo progetto, ho usato Excel perché era il tool a cui ero più abituato.
Step 2: Preparare i dati
Dopo aver selezionato gli strumenti, ho iniziato a pensare ai dati. Per decidere quali dati sarebbero stati più rilevanti, mi sono posto le seguenti domande:
- Quali dati voglio visualizzare?
- Cosa voglio evidenziare dai dati?
Le risposte sono state: volevo mostrare i due aspetti della mia vita che sono legati alla mia carriera: quello professionale e quello accademico. Per entrambi, volevo far emergere un aspetto importante, positivo o negativo, per ogni anno del mio percorso, e in relazione a questo, le tecnologie e le competenze che ho imparato. Volevo mostrare una progressione, anche quando un particolare passo nel mio percorso era negativo (nel senso che ho deciso di fare un passo indietro per poter andare avanti in seguito). Mostrare tutti gli alti e bassi della mia carriera avrebbe fornito un quadro più completo di me come professionista. E questa è la mia opinione, quindi prendetela con le pinze: credo che quando ci si mostra in modo aperto e onesto, includendo sia i punti positivi sia quelli negativi, si crei un’impressione migliore perché si dimostra che tutte le esperienze della propria carriera hanno uno scopo.
La tabella qui sotto elenca i campi che ho scelto di includere nel mio set di dati:

Step 3: Decidere il tipo di visualizzazione
Il passo successivo è stato decidere quale tipo di visualizzazione avrebbe mostrato meglio i dati. Ho optato per un grafico a linee con due serie: una per gli eventi in ambito lavorativo e un’altra per quelli accademici. Avrei incluso un dato per ogni anno, dall’inizio della mia carriera fino all’anno corrente. Il valore di ogni dato avrebbe rappresentato l’avanzamento della mia carriera in quell’anno (più alto il valore del dato, migliore il mio progresso). Questo valore rappresenterebbe anche l’anzianità, suddivisa in una delle tre fasce che rappresentano le fasi junior, mid-level e senior della mia carriera. Per aiutarmi a decidere la tipologia di visualizzazione, ho usato il sito web The DataViz Project.
Step 4: Mettere tutto insieme
Una volta formattati i dati e deciso il tipo di visualizzazione, era il momento di costruire la rappresentazione finale, mostrata qui sotto:

L’ho fatto sovrapponendo due grafici: uno sullo sfondo che mostra i livelli di anzianità (junior, mid-level e senior), e un altro in primo piano che mostra le linee per la carriera e il percorso accademico.
Il grafico dei livelli (di anzianità) è abbastanza semplice: mostra la scala che ho creato per rappresentare il numero di anni che un professionista di solito rimane a quel livello. Questa categorizzazione è basata sulla mia esperienza: I livelli junior e senior durano fondamentalmente la metà del livello medio, perché possiamo passare rapidamente dal junior al mid, ma passare dal mid al senior richiede più tempo.

Il grafico a linee contiene i dati di carriera e accademici che volevo rappresentare. Ho usato linee rette a gradini per mostrare come ogni evento ha influenzato la mia progressione attraverso i livelli professionali.

Dopo aver creato i due grafici separatamente, ho usato l’elemento dashboard in Tableau per sovrapporli, e voilà! Ho poi aggiunto i filtri, la mia foto e alcune etichette per il contesto.
La sfida seguente è stata quella di mostrare i dettagli per ogni punto di dati. In Tableau, un tooltip viene visualizzato quando gli utenti passano sopra un dato specifico, ma i tooltip standard permettono una formattazione molto limitata. Per esempio, non posso aggiungere immagini a un tooltip standard. Come creare un tooltip migliore? Ho sfruttato la possibilità di inserire immagini e grafici dentro i tooltip offerta da Tableau per aggiungere icone e formattazione, come mostrato di seguito:

La visualizzazione finale era piuttosto soddisfacente per me e ha impressionato (come speravo) i dirigenti della mia organizzazione, perché ho presentato qualcosa di diverso da quello che erano abituati a vedere. La mia presentazione è stata anche l’unica in cui le persone hanno fatto domande sulla mia progressione di carriera, il che ha contribuito a rendere la mia presentazione più memorabile e mi ha dato l’opportunità di dimostrare le mie capacità di comunicazione.
Ma il mio lavoro non si è fermato qui! Dato che volevo creare qualcosa che mostrasse il mio profilo professionale completo, ho anche creato altri due grafici per quantificare le mie competenze hard e soft (i dirigenti amano i numeri, giusto???). Su questi, mostrati qui sotto, ho giocato un po’ con dei calcoli per creare grafici a barre radiali.


Step 5: Eliminare il disordine
In questo step finale, ho applicato le migliori pratiche per creare qualcosa di bello e significativo. Qualsiasi strumento utilizzato per creare visualizzazioni fornisce i suoi grafici di default con elementi come linee della griglia, scale, colori standard, ecc… Anche Tableau lo fa. Sapevo che avevo bisogno di eliminare tutto quel “rumore” per mantenere l’attenzione su ciò che volevo evidenziare. Tra le cose che ho fatto per ridurre il disordine:
- Ho rimosso le linee della griglia
- Ho formattato le scale degli assi. Per esempio, il mio asse Y include solo cinque marcature, perché per me era più importante dare un’indicazione generale dei livelli piuttosto che permettere alle persone di valutare specifici punti di dati
- Ho aggiunto etichette ai grafici
- Ho rimosso i punti di dati che non erano rilevanti per il mio messaggio
Conclusione
Non c’è un modo giusto o sbagliato di illustrare il tuo percorso professionale. È la tua carriera, e dovresti mostrare ciò che pensi sia rilevante in un modo che funziona per te. Ma dopo una rapida ricerca su internet, è chiaro che l’approccio predefinito è una timeline di eventi in ordine cronologico. In questo articolo, volevo mostrare come ho portato un po’ di creatività nella presentazione del mio percorso professionale. Potete vedere la versione finale interattiva della mia presentazione qui. Spero che questa idea vi sia piaciuta e che la userete in futuro!
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Walter Ritzel Paixão Côrtes è un product designer e un professionista della data visualization che lavora per risolvere i problemi degli utenti attraverso un approccio data-driven.