Questo articolo è stato scritto da Mathieu Guglielmino per Nightingale, la rivista online della Data Visualization Society. Condividiamo di seguito la traduzione della prima parte.
Quanto tempo è passato da quando non vedi una mappa sul Covid-19? Non mi sorprenderei se fosse trascorsa solo qualche ora. Come ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’epidemia da Covid-19 è stata accompagnata da una vera e propria infodemia. Di mappe sul coronavirus ne sono state prodotte a migliaia e continuano a essere prodotte su argomenti sempre più specifici. Le abbiamo viste in dashboard futuristiche, nei paper scientifici, sugli schermi televisivi, come storie interattive dei giornali online, e le abbiamo condivise sui social network con una diffusione ancora più veloce del virus.
Le mappe sono tra i più efficaci strumenti di storytelling mai creati perché riescono spesso a nascondere messaggi soggettivi dietro una parvenza di oggettività.
Ogni elemento di una mappa – dalle fonti dei dati ai colori del titolo – alimenta una certa narrativa. Sappiamo bene, già dai tempi di Aristotele, come usare il discorso retorico per persuadere attraverso ethos, logos e pathos. Ma il discorso è solo uno dei modi di comunicare, e la retorica visuale studia come la struttura di un’immagine abbia effetti persuasivi sul pubblico.
In questo articolo analizzo circa 30 mappe relative alla pandemia da Covid-19 che sono state prodotte con l’intento di persuadere (in questa prima parte ne troverai 15, ndt). Sono state selezionate attingendo da una varietà di temi trattati, come le proteste per il lockdown, l’ambiente, l’ineguaglianza, la diffusione del contagio o persino la fede. Messe insieme, mostrano la gran parte della retorica visiva usata dalla comunicazione geografica persuasiva. Spero così di promuovere le mappe come dispositivo di narrazione e di diffondere al tempo stesso un atteggiamento critico nei confronti dei media e delle visualizzazioni dei dati. Queste mappe possono essere imprecise o molto distorte. Non sono esempi da prendere a modello. Le presento in modo che possiamo tutti imparare come rendere le mappe più eque in futuro.
Mappe come strumenti di storytelling
Le mappe sono tanto estetiche quanto politiche, il loro design ha lo scopo di essere efficace dal punto di vista comunicativo. In un determinato contesto permettono di sottolineare con efficacia un aspetto particolare e di persuadere il pubblico attraverso precise scelte di progettazione.
Ogni mappa è un manifesto di un insieme di credenze su quello che dovrebbe essere il mondo.
Harley (1991)
Ogni mappa implica un punto di vista nel modo in cui presenta il mondo. Ma quando sono disegnate con l’obiettivo di persuadere, qual è la grammatica dietro alla loro retorica? Come ogni strumento di storytelling, le mappe persuasive seguono regole che mirano a ottenere una comunicazione più efficace. Con un progetto pionieristico, Ian Muehlenhaus ha definito 14 “estetiche della mappa” che costituiscono lo spettro usato per realizzarle. Possono essere basate su un layout singolo o multiplo, utilizzando un contrasto estremo o minimo, usando una rappresentazione emotiva o oggettiva e così via. L’autore sostiene infatti che ogni mappa può essere codificata nel seguente spettro:
Queste 14 estetiche contrastanti compongono la grammatica visuale per la realizzazione delle mappe. Per illustrare questo punto, analizzerò le seguenti 4 coppie di concetti:
- Singolo / Multiplo
- Specifica dei dati / Semplificazione dei dati
- Statico / dinamico
- Simbolizzazione geometrica / simbolizzazione emotiva
Queste appartengono alle strategie retoriche più comunemente usate nella comunicazione geografica persuasiva. Un layout multiplo è la scelta naturale per rilevare correlazioni (a volte pretestuose). La specifica dei dati conferisce legittimità. Un layout dinamico travolge. E ai tempi del Covid-19, la simbolizzazione emotiva del coronavirus si diffonde a macchia d’olio. La combinazione di questi elementi grammaticali ci consentirà quindi di analizzare i generi persuasivi delle mappe del coronavirus.
Singolo / Multiplo
Una singola mappa mostra ogni cosa in una singola immagine. Una mappa multipla mostra un messaggio in modo sequenziale.
Queste sono due mappe che esplorano la correlazione tra etnia e i più alti tassi di casi positivi.
La mappa a sinistra presenta in un unico layout come il dipartimento più colpito da Covid-19 nella regione dell’Île-de-France sia quello con il maggior numero di persone nere. Non è chiaro il motivo per cui i designer abbiano scelto di rappresentare la mappa con una vista obliqua con barre 3D. La prospettiva sfoca le proporzioni, sarebbe stata più efficace una vista dall’alto in basso che rappresenta i dati in modo verticale e diretto utilizzando solo i colori. Sembra l’analogia del grattacielo più alto, ma con il coronavirus.
A destra, quattro mappe dell’Association of Housing and Neighbourhood Development pubblicate sulla rivista Rolling Stones in un layout multiplo. Con informazioni minime, si afferma che le comunità di colore a basso reddito a New York sono colpite più duramente. La retorica alla base di questo progetto implica una correlazione.
Specifica dei dati / Semplificazione dei dati
Una mappa che specifica i dati consente di rappresentare le differenze tra i dati e la loro quantificazione visiva. Una mappa che semplifica i dati usa simboli e rappresentazioni che rendono le differenze non quantificabili.
La mappa di successo a sinistra è stata ampiamente condivisa con una varietà di nomi, come:
- oggettiva “Drastica riduzione dell’inquinamento in Cina grazie al coronavirus”,
- sensazionalista “Il blocco del Coronavirus abbatte l’inquinamento atmosferico in Cina del 25% ‘e potrebbe salvare fino a 36.000 vite al mese’”,
- umoristica “Quando finalmente puoi prendere una boccata d’aria fresca ma è piena di coronavirus”, o
- ambientalista “Mentre la popolazione va nel panico, il pianeta tira un sospiro di sollievo”.
Rispetto alle due immagini satellitari, questa mappa multipla usa dati altamente specifici. Quasi niente può essere cancellato senza perdere informazioni.
La mappa degli Stati Uniti a destra è stata trasmessa da Fox News per legittimare le rivolte. I dati binari (rally / no rally) danno un messaggio di consenso che attraversa i diversi Stati con un contrasto grafico estremo. Il rapporto dati-inchiostro come definito da E. Tufte in “Visual Display of Quantitative Information” (1983) è la proporzione del grafico che non può essere cancellata senza perdita di informazioni. Il rapporto per questa mappa è vicino a uno perché ci sono diversi elementi che contribuiscono alla distrazione:
- immagini di background,
- effetti d’ombra,
- confini non necessari…
Queste sono di solito le differenze che si riscontrano tra mappe che usano specificazione dei dati e semplificazione.
Statico / Dinamico
Una mappa statica implica permanenza e immobilità. Una mappa dinamica implica cambiamento e movimento intorno a variabili spaziali.
Le mappe possono essere statiche o dinamiche. Ho scelto queste due mappe del New York Times per illustrare questa variabile perché entrambe riguardano i viaggi e sono ideologiche.
Quello a sinistra rappresenta i dati di tempo e spazio utilizzando una scala di colori contrastanti. Prende una posizione sulla restrizione dei viaggi: prima è meglio è (verde) e accusa (rosso) per le contee sud-orientali che hanno deciso collettivamente di diffondere il virus. Non c’è movimento in questa mappa, e anche se i dati sono temporali la conclusione del New York Times è immutabile.
Quando Harry Beck progettò la mappa della metropolitana di Londra nel 1931, era lontano dall’immaginare l’impatto culturale che questa rappresentazione avrebbe avuto. Questa mappa fa un grande uso della cultura popolare per rappresentare il movimento nella narrazione della mappa, ponendo il centro di questa storia epidemica a Wuhan.
Simbolizzazione geometrica / Simbolizzazione emotiva
Le simbolizzazioni geometriche sono semplici forme. La simbolizzazione emotiva usa simboli con significati mimetici (culturali, sociali o politici).
Queste due mappe dinamiche utilizzano frecce e connessioni tra città per presentare come i ceppi di Covid-19 si diffondono. Sono presentati con una vista dall’alto verso il basso, con dati spaziali appiattiti e contrasto minimo.
A sinistra, una mappa scientifica sviluppata dal progetto The Nextstrain e pubblicata sul Financial Times utilizza semplici simbolizzazioni (cerchi) in una serie di mappe per comunicare come la propagazione dei ceppi sta sfuggendo di mano. Al contrario, la mappa singola a destra pubblicata sul tabloid del Daily Mail si avvale della simbologia emotiva del “coronavirus” per veicolare informazioni simili. I dati mostrati sono molto più semplici.
(fine prima parte)